“I momenti dedicati al ricordo e alla commemorazione danno conforto e forza” - anche nelle residenze per anziani altoatesine il 18 marzo è la giornata per ricordare i morti della pandemia

Bolzano 21.02.2022

All’insegna del motto “Fermarsi.Ricordare.Rialzarsi”, due anni dopo i primi decessi causati dal Coronavirus, le residenze per anziani dell’Alto Adige commemorano con preghiere, messe e l'accensione di candele le vittime della pandemia.

“I momenti condivisi di ricordo dimostrano che nessuno viene dimenticato”, sottolinea Martina Ladurner, presidente dell’Associazione delle Residenze per Anziani dell’Alto Adige (ARpA). Con preghiere, messe e l'accensione di candele, i residenti delle strutture, il personale e i parenti commemorano le vittime della pandemia. “Questa commemorazione crea un momento di pausa e riflessione che può dare forza e conforto, soprattutto in questo periodo”, afferma Martina Ladurner.

Un anno fa, in occasione della prima Giornata nazionale del ricordo delle vittime della pandemia sono stati piantati alberi in alcune residenze. Questi alberi prosperano e crescono e sono allo stesso tempo un ricordo e un memoriale per le vittime che sono morte durante questa pandemia. “Sono anche un segno che stiamo guardando al futuro e che tutta la nostra società deve crescere per affrontare le sfide”, sottolinea Ladurner.

Foto 1: L'ulivo piantato nel giardino della Marienklinik di Bolzano l'anno scorso per le vittime della pandemia. È accessibile a residenti e visitatori. Gli è stato dato un posto centrale, a significare che le persone defunte sono ancora lì presenti.

Foto 2: Agnes Schöpfer della residenza per anziani di Brunico, accende una candela per le vittime della pandemia durante una messa commemorativa. Nella foto anche Padre Martin dei Padri Cappuccini e la collaboratrice Verena Steiner.