Comunicare con le persone affette da demenza

Chiusura della formazione per operatori Validation certificati

Bolzano, 28 novembre 2016.
Comunicare con una persona affetta da demenza e Alzheimer è difficile. Il metodo Validation offre la possibilità di entrare in contatto con queste persone, relazionarsi con loro e capirle meglio.

Otto collaboratori di diverse residenze per anziani dell'Alto Adige hanno sostenuto ieri con successo l'esame per ottenere il diploma di operatore Validation certificato.
Ormai la demenza è considerata la malattia popolare del mondo contemporaneo. Ogni anno in Alto Adige si ammalano di demenza oltre mille persone. Inizialmente, le persone colpite tendono a ignorare il sintomo del leggero spaesamento che si esterna in dimenticanze e disorientamento. Nelle fasi più avanzate, la malattia condiziona anche la capacità di comunicare, di coordinare i movimenti e rende difficoltosa l'esecuzione delle attività quotidiane. Le nuove impressioni e informazioni non vengono più collegate correttamente con le esperienze passate. Spesso ciò ha come conseguenza uno scarso controllo delle emozioni e delle azioni.

In generale, è difficile per l'ambiente sociale relazionarsi con queste persone, che vivono nel proprio mondo. Gli stessi parenti spesso fanno fatica ad accettare l'evoluzione della malattia e cercano di riportare il proprio caro “nel mondo reale”. Ciò crea inevitabilmente dei conflitti.
“A un certo punto la situazione diventa troppo pesante per i parenti. Le residenze per anziani rappresentano allora una possibile soluzione, perché le strutture e i loro collaboratori sono organizzati per gestire le situazioni di demenza – anche grazie a formazioni come questa!” spiega Norbert Bertignoll, presidente dell'Associazione delle Residenze per Anziani. L'Associazione ha organizzato già tre corsi per operatori Validation certificati secondo il metodo di Naomi Feil – una gerontologa americana che ha fondato questo metodo.

La formazione
Gli operatori freschi di certificato lavorano già da anni nelle residenze per anziani altoatesine, come operatori o coordinatori dell'assistenza. Sono quotidianamente in contatto con le persone affette da demenza e sono spesso esposti a situazioni che li portano ai propri limiti. Grazie a questa formazione riescono a vedere i loro utenti sotto una luce diversa e gestiscono i loro comportamenti in modo più competente. Di conseguenza i residenti/utenti diventano più tranquilli e si sentono meglio. Paolo Cainelli, responsabile tecnico-assistenziale presso la residenza per anziani di Salorno, operatore Validation diplomatosi oggi, conferma: “La formazione appena conclusa è stata una grande occasione di crescita sia sul piano personale che su quello professionale. L’ottima organizzazione da parte dell’Associazione delle Residenze per Anziani dell’Alto Adige e l’impeccabile conduzione da parte dell’insegnante autorizzata Validation, Ilaria Maracchi dell’AVO Castellini di Melegnano, mi permettono di consigliare questa esperienza a tutte le persone che a vario titolo si prendono cura di persone anziane con problemi di mal orientamento o disorientamento.”

Un quarto gruppo di operatori è tuttora in corso di formazione. Essa è piuttosto impegnativa e comprende sia alcuni moduli di teoria sia numerose occasioni di riflessione sull'applicazione pratica nella quotidianità lavorativa. Validation, come metodo per relazionarsi a persone affette da demenza o persone anziane disorientate, è generalmente molto efficace. Al centro del metodo stanno il riconoscimento e la dignità dell'utente/residente. I partecipanti apprendono tecniche di approccio verbale e non verbale con le persone affette da demenza, ad esempio su come conversare o fare domande senza indagare sui perché, oppure come gestire il contatto fisico in modo mirato. La capacità principale richiesta agli operatori Validation è infatti una grande empatia.

 


Foto n. 1: Tutti i partecipanti del corso Validation Stefania Branchi, Milena Dalmas, Angelo Di Iorio, Vladimira Knotkova, Cecilia Paitan, Mariangela Pronesti e Erwin Unterhofer (tutti dell’Azienda Servizi Sociali Bolzano), Paolo Cainelli (Fondazione Benjamin Kofler Salorno), Anna Gaburri (Casa del Gesù Cornaiano) e Olena Shevchuk (Casa di riposo e di degenza S. Anna Termeno) e della Fondazione Castellini gli insegnanti Ilaria Maracchi e Miriam Tonetto e la coordinatrice Giuseppina Carrubba.
 


Foto n. 2: Comunicare con persone affette da demenza grazie al metodo Validation