​Costruire ponti: Insieme per le professioni di aiuto del futuro

AEB e residenze per anziani puntano sull'inclusione lavorativa
Bolzano, 10.10.2024

In un incontro costruttivo tra la signora Angelika Stampfl, presidente dell’associazione AEB genitori attivi per l’inclusione di persone con disabilità, e la signora Martina Ladurner, presidente dell’associazione delle residenze per anziani dell’Alto Adige, sono state discusse importanti sinergie per promuovere l'inclusione delle persone con disabilità. All’incontro era presente anche il direttore dell’associazione delle residenze per anziani dell’Alto Ad

ige Oswald Mair.

Un tema centrale dell'incontro è stato quello dei nuovi profili professionali per le "forze di supporto", attualmente in fase di elaborazione. Affinché le persone con disabilità possano ottenere un impiego come supporto, è necessario che il profilo professionale venga definito dalla legge e che la formazione nelle scuole professionali provinciali prepari e formi gli studenti, tra l'altro attraverso tirocini. Angelika Stampfl ha sottolineato: "È importante dare tempo alle persone con disabilità per prepararsi al mondo del lavoro. Il passaggio non è semplice, ma è possibile!"

Entrambe le associazioni sono convinte che le persone con disabilità, adattate alle loro capacità, possano essere un prezioso supporto in molti settori – sia nelle residenze per anziani che in altri ambiti come giardineria, asili, comuni e aziende private. Le forze di supporto dovrebbero essere impiegate in aggiunta al normale organico. Anche la signora Ladurner ne è convinta: "L'inclusione lavorativa delle persone con disabilità è importante e possibile. I percorsi per raggiungerla devono essere facilitati", ha aggiunto.

È fondamentale che le persone con disabilità e le aziende collaborino strettamente con l'Ufficio per l'integrazione nel mercato del lavoro, sotto la direzione della signora Magdalena Oberrauch. Anche dopo l'assunzione, devono essere accompagnate da coach professionali per garantire che l'integrazione avvenga senza intoppi e che le aziende non siano sovraccaricate. In Alto Adige sono già stati fatti significativi passi in questa direzione, come l'introduzione di un esame di bilinguismo differenziato, che consente alle persone con disabilità di essere assunte nel settore pubblico.

Il colloquio tra le due associazioni è stato molto costruttivo, con importanti scambi di informazioni, un lavoro di sensibilizzazione e consapevolezza.

Conclusione: L'inclusione lavorativa delle persone con disabilità è possibile e deve essere ulteriormente promossa attraverso misure mirate.

Foto “Costruire ponti”: da sinistra: Martina Ladurner, Angelika Stampfl, Oswald Mair